21Shares e Canary danno il via al processo di approvazione dell'ETF su XRP

Il conto alla rovescia per un ETF su XRP è iniziato. Due giganti della gestione patrimoniale, 21Shares e Canary Capital, hanno avviato una procedura legale che potrebbe portare all'approvazione automatica dei loro fondi entro 20 giorni, a meno che la SEC non li respinga esplicitamente. In un contesto in cui l'istituzionalizzazione delle criptovalute sta accelerando, questa manovra potrebbe spingere XRP al centro dei mercati regolamentati. Questa storica prima volta pone l'autorità americana di fronte a una scelta decisiva o a una scadenza silenziosa.

Il conto alla rovescia ufficiale per un ETF su XRP

La presentazione da parte di 21Shares di un emendamento al suo prospetto S-1 ha attivato un meccanismo legale seguito con attenzione nel mondo della finanza crypto, mentre Ripple ha rinunciato alla quotazione in borsa.

Come ha osservato Eric Balchunas, analista ETF di Bloomberg, in un messaggio pubblicato su X (ex Twitter): “21Shares ha appena presentato un Form 8(a) per il suo ETF spot su XRP. Ora è stato attivato un conto alla rovescia di 20 giorni”.

In particolare, questo tipo di presentazione attiva la Regola 8(a) della SEC: se il regolatore non interviene entro 20 giorni, l’ETF diventa automaticamente efficace. Tale procedura si basa sull’inclusione di una clausola denominata “no delaying amendment”, che impedisce qualsiasi rinvio volontario della data di efficacia del documento.

Canary Capital Group, un altro attore del settore, ha seguito 21Shares con il proprio ETF su XRP, anch’esso soggetto a questa scadenza regolamentare di 20 giorni. I dettagli operativi di questi progetti aiutano a comprenderne meglio la portata:

• L’ETF di Canary Capital sarebbe quotato al Nasdaq con il ticker XRPC;

• Gli asset XRP sarebbero custoditi da Gemini Trust Company e BitGo Trust Company, due entità già ben note per questo tipo di operazioni;

• Il prezzo di riferimento utilizzato sarebbe quello dell’indice CoinDesk XRP CCIXber 60m New York Rate;

• Lo scorso ottobre, Canary Capital aveva già lanciato i primi ETF spot negli Stati Uniti su Litecoin (LTC) e Hedera (HBAR), dimostrando una chiara volontà di diversificazione;

• Se la SEC non solleva obiezioni entro la fine di novembre, questi prodotti potrebbero diventare automaticamente efficaci, senza approvazione esplicita.

Questa configurazione pone quindi la SEC di fronte a una scadenza concreta e potrebbe accelerare l’arrivo sul mercato di un ETF su XRP, atteso da tempo dai sostenitori di Ripple.

Un terreno favorevole per un progresso storico

L’attivazione del conto alla rovescia arriva mentre Ripple continua ad accumulare annunci strategici, rafforzando un contesto generalmente favorevole all’accettazione di un prodotto finanziario strutturato attorno a XRP.

L’azienda ha infatti formalizzato una partnership con Mastercard e WebBank nella gestione della sua stablecoin RLUSD. Quest’ultima ha già superato la soglia simbolica di un miliardo di dollari emessi, secondo i dati condivisi da Ripple. Inoltre, XRP Ledger ha appena superato i 100 milioni di ledger validati, un indicatore di resilienza tecnica e maturità dell’infrastruttura sottostante.

L’interesse crescente degli investitori istituzionali per prodotti supportati da criptovalute è innegabile, e l’introduzione di un ETF su XRP arricchirebbe un’offerta ancora limitata in termini di diversificazione. La forte mobilitazione della community XRP, molto attiva e influente sui social network, aggiunge inoltre una pressione simbolica sul regolatore statunitense, in un clima in cui l’attenzione pubblica e degli attori di settore continua a intensificarsi.

L’approvazione automatica di un ETF su XRP, se confermata, potrebbe aprire la strada a una più ampia istituzionalizzazione delle crypto nei portafogli regolamentati, con implicazioni dirette su liquidità, volatilità e posizionamento competitivo. Al contrario, un intervento della SEC prima della scadenza dei 20 giorni prolungherebbe l’incertezza che circonda Ripple dal 2020.