I Democratici propongono una "lista ristretta" per i protocolli DeFi, scatenando proteste

Nonostante il precedente sostegno a un disegno di legge sulla struttura del mercato crypto, diversi senatori democratici avrebbero presentato una controproposta che potrebbe inserire i protocolli di finanza decentralizzata in una "lista ristretta" se ritenuti troppo rischiosi.

Secondo i critici, questa mossa, tra le altre proposte, potrebbe “uccidere la DeFi”.

I Democratici della Senate Banking Committee hanno inviato giovedì una proposta ai Repubblicani della commissione per imporre regole Know Your Customer sulle interfacce delle applicazioni crypto — inclusi i wallet non-custodial — e per rimuovere le protezioni agli sviluppatori crypto, secondo quanto affermato da diversi commentatori del settore giovedì, citando un rapporto di Punchbowl News.

Tra questi commentatori c’era l’avvocato crypto Jake Chervinsky, che ha affermato che la controproposta potrebbe eliminare qualsiasi possibilità di stabilire un quadro normativo per il mercato crypto, sottolineando che potrebbe minare il sostegno bipartisan che il CLARITY Act aveva già ottenuto alla Camera a luglio, dove era stato approvato con 294 voti favorevoli e 134 contrari.

“È così negativo. Non regola le crypto, le vieta,” ha detto Chervinsky, indicando una misura suggerita che permetterebbe al Dipartimento del Tesoro di creare una “lista ristretta” per i protocolli DeFi considerati troppo rischiosi, rendendo un crimine l’utilizzo da parte di chiunque.

Chervinsky ha aggiunto: “Questa proposta è meno un quadro regolatorio e più una presa di controllo governativa senza precedenti e incostituzionale di un intero settore. Non è solo anti-crypto, è anti-innovazione, e rappresenta un pericoloso precedente per l’intero settore tecnologico.”

Fonte: Jake Chervinsky

I Democratici dietro la controproposta includono Mark Warner, Ruben Gallego, Andy Kim, Reverend Raphael Warnock, Angela Alsobrooks e Lisa Blunt Rochester, secondo Chervinsky.

La mossa, che arriva in un momento di shutdown del governo, potrebbe essere vista come un’inversione della spinta regolatoria costruita sotto l’amministrazione Trump, che si era impegnata a rendere gli Stati Uniti la “capitale mondiale delle crypto”.

La controproposta mina la bozza bipartisan del RFIA

Si scontra anche con alcuni aspetti della bozza del Responsible Financial Innovation Act della Senate Banking Committee del 9 settembre, uno sforzo bipartisan che mira ad assegnare alla Commodity Futures Trading Commission la supervisione dei mercati spot e a ridurre l’eccesso di potere della Securities and Exchange Commission.

Il RFIA mira inoltre a offrire maggiori protezioni agli sviluppatori crypto per garantire che possano costruire senza il timore di essere perseguiti, alla luce dei casi recenti dei dev di Tornado Cash e Samourai Wallet.

Fonte: Zack Shapiro

Una buona politica non punisce la decentralizzazione: Digital Chamber

La vicepresidente degli affari governativi e politici della Digital Chamber, Zunera Mazhar, ha descritto le misure come eccessive e inefficaci, aggiungendo che rischiano di spingere l’innovazione all’estero invece di affrontare i veri rischi coinvolti.

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Invece, Mazhar ha affermato che i Democratici dovrebbero puntare ai “veri colli di bottiglia” dove avviene la finanza illecita con un approccio basato sul rischio che non soffochi l’innovazione e non crei incertezza normativa.

“Una buona politica non punisce la decentralizzazione. Protegge i consumatori, preserva l’innovazione e combatte la finanza illecita dove effettivamente avviene.”

Questa è una notizia in sviluppo, e ulteriori informazioni saranno aggiunte non appena disponibili.

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