Tether, il più grande emittente di stablecoin al mondo, sta espandendosi in modo aggressivo nell’industria dell’oro. Oltre a gestire la sua stablecoin garantita da oro XAUt, la società ha avviato colloqui con gruppi di estrazione e investimento in oro e ha già acquisito una partecipazione del 38% nella società di royalty aurifere Elemental Altus Royalties Corp., con l’opzione di aumentare la propria quota oltre il 50%, secondo un rapporto del Financial Times.
L’azienda sta esplorando ulteriori accordi nei settori dell’estrazione, raffinazione, commercio e royalty dell’oro. Il CEO Paolo Ardoino ha da tempo elogiato l’oro come un asset più sicuro e affidabile rispetto alle valute nazionali, arrivando a definirlo “il Bitcoin naturale”.
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Attualmente Tether detiene riserve d’oro per un valore di 8,7 miliardi di dollari in un caveau a Zurigo e ha riportato profitti per 4,9 miliardi di dollari nel secondo trimestre, alimentati dall’aumento dei prezzi di Bitcoin e dell’oro.
Implicazioni Crypto: una Nuova Frontiera per le Stablecoin?
La mossa segnala il passaggio di Tether dall’essere solo un emittente di stablecoin a diventare un attore nel mercato globale delle materie prime. L’impatto può essere visto in due modi, ottimistico e realistico.
Dal punto di vista ottimistico, gli investimenti in oro di Tether potrebbero preparare il terreno per una nuova tipologia di stablecoin, garantita non solo da lingotti fisici ma, in teoria, anche dai flussi di cassa derivanti da asset di royalty.
Sebbene oggi XAUt sia legato solo all’oro custodito in caveau, se Tether dovesse canalizzare i ricavi derivanti dalle sue partecipazioni in royalty nella struttura del token, potrebbe evolversi nella prima stablecoin garantita da oro con potenziale rendimento, posizionandosi come possibile alternativa alle monete ancorate alle valute fiat.
Visione Scettica: Rischi e Limitazioni
Da una prospettiva più scettica, la strategia può sembrare una diversificazione ma potrebbe essere più simbolica che trasformativa. Il dominio di Tether si basa ancora su USDT. Solo poche ore fa, la società ha coniato altri 2 miliardi di dollari in USDT, aggiungendosi al già enorme market cap di 168 miliardi di dollari. XAUt, nel frattempo, rimane un prodotto di nicchia con una trazione limitata rispetto alle stablecoin ancorate al dollaro.
L’espansione nell’estrazione e nelle royalty dell’oro porta inoltre Tether in settori ben lontani dalla sua area di competenza. Le attività legate alle materie prime sono ad alta intensità di capitale, politicamente sensibili e vulnerabili ai cicli dei prezzi, aumentando il rischio che il capitale di Tether possa restare bloccato in asset illiquidi o poco performanti.
Dall’Altra Parte
- Le autorità di regolamentazione statunitensi ed europee stanno già monitorando da vicino Tether. L’ingresso nelle materie prime potrebbe attirare ancora più attenzione, non solo da parte degli organismi di vigilanza finanziaria ma anche da quelli che regolano l’estrazione e il commercio.
Perché è Importante
Gli investimenti in oro di Tether potrebbero riguardare meno l’innovazione e più l’immagine: proiettare stabilità in un momento in cui le stablecoin affrontano una crescente pressione normativa.
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Domande Frequenti:
XAUt è la stablecoin di Tether garantita da oro, in cui ogni token è coperto da oro fisico custodito in caveau sicuri. Consente agli investitori di detenere e trasferire oro digitalmente sulle reti blockchain.
Mentre USDT è ancorato al dollaro statunitense, XAUt è garantito da oro fisico. Questo conferisce a XAUt una base di asset tangibile e lo posiziona come potenziale copertura contro il rischio delle valute fiat.
No. Oggi XAUt è garantito solo dall’oro custodito nei caveau e non produce rendimento. Eventuali futuri ricavi dagli investimenti in oro di Tether non sono collegati ai detentori del token.
XAUt rappresenta un ponte tra asset tradizionali (oro) e finanza digitale, offrendo agli investitori un’alternativa stabile e garantita da asset rispetto alle stablecoin ancorate alle valute fiat come USDT.
