Rex Shares presenta la richiesta per il primo ETF di staking BNB negli Stati Uniti
Contenuti
Toggle- Rapida panoramica
- Lo staking integrato nella struttura dell’ETF
- Cresce l’interesse istituzionale per BNB
- Ostacoli normativi ancora da superare
Rapida panoramica
- Rex Shares presenta domanda alla SEC per un BNB Staking ETF ai sensi dell’Investment Company Act del 1940.
- I premi di staking del 3–5% annuo saranno distribuiti come dividendi agli investitori.
- Oltre 800 milioni di dollari in detenzioni istituzionali di BNB evidenziano una crescente adozione aziendale.
Rex Shares ha avviato il processo per portare BNB nel mercato statunitense degli exchange-traded fund, presentando domanda alla Securities and Exchange Commission (SEC) per un prodotto che combinerebbe l’esposizione diretta al token con i premi di staking.
La domanda, presentata il 26 agosto, delinea i piani per il REX-Osprey BNB Staking ETF, un fondo unico nel suo genere che potrebbe debuttare entro poche settimane se approvato ai sensi dell’Investment Company Act del 1940. Il quadro normativo è progettato per accelerare l’approvazione rispetto ad altre richieste di ETF spot su criptovalute.
Lo staking integrato nella struttura dell’ETF
Il fondo opererà tramite una C-corporation e una controllata alle Isole Cayman per gestire la custodia e lo staking di BNB. Questa struttura è pensata per rimanere conforme alle normative SEC, trasferendo al contempo i premi di staking—stimati tra il 3% e il 5% annuo sulla BNB Chain—come dividendi agli azionisti.
I servizi di custodia e staking dovrebbero essere gestiti da un partner regolamentato come Anchorage Digital, replicando la struttura del Solana Staking ETF di Rex, che è stato lanciato all’inizio del 2025 e già detiene oltre 133 milioni di dollari in asset gestiti.
Rex presenta domanda per un BNB Staking ETF, ai sensi del 40 Act come $SSK pic.twitter.com/YFjHBEFw4y
— Eric Balchunas (@EricBalchunas) 26 agosto 2025
L’analista ETF di Bloomberg Eric Balchunas ha evidenziato la domanda per il BNB il 26 agosto, sottolineando le somiglianze strutturali con il prodotto Solana e suggerendo un forte interesse degli investitori in caso di approvazione.
Cresce l’interesse istituzionale per BNB
La domanda arriva mentre le allocazioni istituzionali su BNB aumentano rapidamente. Nel secondo trimestre del 2025, oltre 30 società quotate in borsa avevano acquistato complessivamente quasi 800 milioni di dollari in BNB per le loro riserve.
Tra gli adottanti più noti figurano Nano Labs e BNB Network Company, che vedono il token sia come strumento di diversificazione che come asset favorevole al rendimento. L’attrattiva di BNB risiede nella sua offerta limitata, nei continui token burn e nei bassi costi di transazione, rendendolo particolarmente interessante per prodotti orientati al reddito come gli staking ETF.
Ostacoli normativi ancora da superare
Nonostante il suo potenziale, l’approvazione non è affatto certa. La SEC in passato ha ritardato le decisioni sulle domande di ETF su Avalanche (AVAX) e Cardano (ADA), citando preoccupazioni su manipolazione del mercato e disposizioni di custodia.
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