La coalizione crypto chiede a Trump di ordinare alle agenzie federali di accelerare le linee guida fiscali e normative bloccate

Oltre 65 organizzazioni nel settore delle criptovalute stanno chiedendo al Presidente Donald Trump di ordinare al Dipartimento del Tesoro e all’IRS di emettere linee guida fiscali sugli asset digitali, attese da tempo, sottolineando che la chiarezza normativa è diventata una priorità assoluta in assenza di progressi legislativi.

Le agenzie federali possono adottare “misure immediate”, ha dichiarato il Solana Policy Institute, che insieme a società crypto come Exodus, Mysten Labs e Uniswap Labs, ha inviato giovedì una lettera a Trump. 

Le raccomandazioni contenute nella lettera derivano da quelle formulate nel President's Working Group Report on Digital Assets, ha affermato l’istituto. A luglio, la Casa Bianca ha pubblicato un lungo rapporto che delinea raccomandazioni su come dovrebbe essere regolamentato il settore crypto, inclusi aspetti relativi a banche, stablecoin e tasse.

“La roadmap esiste già,” ha dichiarato l’istituto in un post su X. “Ora le agenzie devono agire per consolidare la leadership americana nelle crypto.”

I gruppi hanno chiesto a Trump di indirizzare l’IRS, tramite linee guida, ad applicare regole fiscali de minimis alle criptovalute, come la creazione di una soglia di 600 dollari, e di ordinare al Tesoro di emanare linee guida secondo cui le ricompense da staking e mining siano considerate “proprietà auto-create tassate al momento della cessione e attribuite alla residenza del contribuente.”

Al Congresso, la senatrice Cynthia Lummis, repubblicana del Wyoming, sta lavorando su una legislazione per definire come dovrebbero essere tassati gli asset digitali. A luglio ha presentato un disegno di legge che metterebbe fine alla doppia tassazione di miner e staker e introdurrebbe una soglia di transazione di 300 dollari esente da tasse, tra le altre modifiche. 

Altre richieste

I gruppi hanno inoltre chiesto a Trump di proteggere la finanza decentralizzata, anche sollecitando la Securities and Exchange Commission e la Commodity Futures Trading Commission a concedere esenzioni regolamentari.

Per quanto riguarda il Dipartimento di Giustizia, i gruppi hanno chiesto a Trump di sollecitare il DOJ a ritirare le accuse contro lo sviluppatore di Tornado Cash, Roman Storm. Storm è stato accusato nel 2023 di riciclaggio di denaro, cospirazione per gestire un’attività di trasmissione di denaro non autorizzata e violazione delle sanzioni. Ad agosto, una giuria non è riuscita a raggiungere un verdetto sulle accuse di riciclaggio e violazione delle sanzioni, ma ha dichiarato Storm colpevole per la trasmissione di denaro.

Poco dopo, ad agosto, Matthew J. Galeotti, assistente procuratore generale ad interim della Criminal Division del Dipartimento di Giustizia, ha dichiarato che “scrivere codice” non è un crimine

“Archiviare il caso riaffermerebbe l’impegno dell’Amministrazione a proteggere gli sviluppatori,” si legge nella lettera. “Così facendo si rafforzerebbe ulteriormente il principio che il codice è espressione protetta dal Primo Emendamento e si invierebbe il segnale che gli Stati Uniti tuteleranno l’innovazione.”