Tether, l’emittente della stablecoin USDT, sta diversificando le sue riserve attraverso il possesso di oro ed è in trattative per ulteriori investimenti nell’estrazione, raffinazione e commercio dell’oro.
Secondo una revisione finanziaria indipendente, Tether possiede lingotti d’oro conservati in un caveau svizzero per un valore di 8,7 miliardi di dollari. Parte di queste riserve viene utilizzata per sostenere la stablecoin Tether Gold (XAUT).
Inoltre, la società ha investito oltre 100 milioni di dollari nella società canadese Elemental Altus Royalties, che gestisce royalties derivanti dall’estrazione di oro e altri metalli preziosi. L’investimento di Tether ha garantito circa il 32% delle azioni della società, consentendo l’accesso ai ricavi delle operazioni minerarie senza i rischi operativi associati alla gestione di progetti di estrazione dell’oro.
Dall’inizio del 2025, il profitto netto di Tether ha raggiunto circa 5,7 miliardi di dollari. Secondo Paolo Ardoino, CEO di Tether, una parte significativa di questi guadagni viene destinata ad asset sostenibili. Oltre all’oro, la società investe anche in Bitcoin e terreni.
L’interesse crescente di Tether per l’oro è legato alle sue attuali performance. Nel 2025, il prezzo dell’oro è aumentato di quasi il 38% per oncia al 8 settembre, secondo i dati di APMEX. Al contrario, BTC è cresciuto solo del 16% nello stesso periodo, ha riportato CoinGecko .
Tuttavia, il settore tradizionale dell’estrazione dell’oro ha espresso un certo scetticismo riguardo la strategia di Tether. Un dirigente del settore ha descritto Tether come “l’azienda più strana con cui abbia mai avuto a che fare”, mentre un altro ha commentato: “A loro piace l’oro. Non credo abbiano una strategia.”
Alla fine dello scorso anno, Tether ha annunciato l’intenzione di destinare parte dei suoi profitti al mercato delle materie prime, offrendo prestiti in USDT per finanziare spedizioni internazionali di petrolio e metalli preziosi.
