L'indice Fear & Greed scende: sta subentrando il panico?

La calma è durata poco. Infatti, il mercato delle criptovalute sta ripiombando nella paura, secondo il Crypto Fear & Greed Index, che è sceso a 44 dopo diverse settimane di stabilità. Questo segnale psicologico non è isolato, poiché accompagna un chiaro cambiamento nei flussi di investimento, che abbandonano le altcoin più volatili per rifocalizzarsi sui pesi massimi del settore, bitcoin ed Ethereum.

Le altcoin perdono l’attenzione degli investitori

Sembra che gli investitori facciano un passo indietro di fronte alla crescente volatilità delle criptovalute a bassa capitalizzazione, come quella esplosiva annunciata dai segnali tecnici su bitcoin ed Ethereum. Secondo la piattaforma di analisi Santiment, gli operatori di mercato stanno riducendo la loro esposizione agli asset più rischiosi.

“ I trader sono meno interessati alle altcoin oscure e ora discutono su quale grande asset potrebbe guidare il prossimo impulso rialzista ”, indica il report pubblicato sabato. Questo rifocalizzarsi è chiaramente verso i beni rifugio come bitcoin, Ethereum e XRP, riflettendo un comportamento cauto, tipico di un clima di mercato avverso al rischio.

Questa tendenza è confermata da dati di mercato precisi e indicatori chiave:

• Il Crypto Fear & Greed Index è tornato in zona paura domenica scorsa, con un punteggio di 44, rispetto a un livello neutro nei due giorni precedenti ;
• Durante il mese, bitcoin mostra una diminuzione del 5,38%, illustrando l’esitazione del mercato attorno al principale asset ;
• Al contrario, Ethereum cresce del 9,44% nello stesso periodo, catturando l’attenzione di alcuni investitori come possibile motore di crescita.

Il trader Daan Crypto Trades ritiene che il prezzo di bitcoin rimanga indeciso e prevede una discesa verso i minimi mensili, che potrebbe innescare panico e timore di una caduta sotto i $100.000.

Gli analisti di Bitfinex smorzano le speranze di un rimbalzo delle altcoin, citando uno scenario di ripresa condizionato dal lancio di nuovi ETF crypto entro la fine dell’anno.

Questi elementi segnalano una chiara transizione nelle strategie degli investitori, ora più preoccupati di preservare il proprio capitale che di prendere posizioni su asset volatili.

Tra segnali contrastanti e prospettive incerte

Alcuni indicatori rivelano una lettura più sfumata. L’Altcoin Season Index pubblicato ha mostrato 56 su 100 questa domenica, un punteggio che indica che le altcoin hanno generalmente sovraperformato bitcoin negli ultimi 90 giorni. Questa dissonanza è stata evidenziata dal trader Rekt Fencer, che ritiene che “ questa sia l’ultima scossa per le altcoin ”. In altre parole, si tratta di una necessaria purga prima di un possibile ritorno del momentum rialzista in questo segmento.

Altre voci, come Michael van de Poppe, fondatore di MN Trading Capital, insistono sull’attuale valutazione delle altcoin, che considera “ estremamente sottovalutate ”. Sottolinea che “ questo ciclo è fondamentalmente diverso dai precedenti ”, indicando una rottura nelle dinamiche storiche del mercato crypto.

Questa visione è condivisa dall’analista PlanC, che ritiene che chi pensa che bitcoin debba necessariamente raggiungere il suo picco nel quarto trimestre basi la propria analisi su fondamenta statistiche troppo fragili. Secondo lui, riferirsi esclusivamente ai tre precedenti cicli di halving non è sufficiente per fare previsioni affidabili.

Queste affermazioni rivelano le tensioni strutturali che attualmente attraversano il mercato. Da un lato, la crescente cautela spinge gli investitori verso gli asset più consolidati; dall’altro, segnali tecnici e convinzioni di esperti suggeriscono che la finestra di opportunità per le altcoin potrebbe essere solo in una fase temporanea di ritracciamento. L’esito dipenderà in larga misura da fattori esogeni, come la possibile approvazione di nuovi ETF crypto entro la fine dell’anno.