Il consiglio decennale del partner di a16z: nel nuovo ciclo, basta concentrarsi su queste tre cose

Titolo originale: Preparing for the Pitch with Arianna Simpson

Fonte originale: a16z crypto

Riorganizzazione e traduzione: Portal Labs

Nel mondo Web3, i cicli non sono un'eccezione, ma la norma. L'alternanza tra bull e bear market è simile sia alle maree del capitale che alle stagioni della natura. Per i fondatori, la sfida più grande non è mai prevedere la prossima inversione, ma sopravvivere tra alti e bassi e persino costruire valore a lungo termine controcorrente.

Recentemente, Arianna Simpson, partner di a16z crypto, ha condiviso nel podcast la sua esperienza di oltre dieci anni nell'investimento nel settore crypto. Dallo shock della lettura del whitepaper di bitcoin, al product-market fit delle stablecoin, fino alla sovrapposizione tra Crypto e AI, e i suoi consigli ai fondatori.

Queste osservazioni ed esperienze non si applicano solo alla Silicon Valley. Secondo Portal Labs, offrono spunti preziosi anche per i fondatori Web3 e gli investitori ad alto patrimonio in Cina.

L'essenza dei cicli

Il punto di ingresso di Arianna nel mondo crypto risale a più di dieci anni fa, quando fu colpita dalla lettura del whitepaper di bitcoin. Ma ciò che l'ha fatta restare non è stato quell'attimo di emozione, bensì le oscillazioni vissute in oltre un decennio. Ha assistito alla nascita di bitcoin, al boom della DeFi, alla frenesia degli NFT, e ha vissuto anche le bolle e il successivo raffreddamento. Proprio attraverso questa osservazione di lungo periodo, ha maturato una consapevolezza chiara: il settore crypto non cresce mai in modo lineare, ma avanza a ondate violente, con emozioni e capitali che si alternano.

Per questo motivo, ha spostato il focus dal "prevedere la prossima tendenza" al "riconoscere chi costruisce controvento". Il suo metodo di investimento è più simile a un seguire: seguire ciò che stanno facendo i migliori fondatori. Quando i fondatori più forti si concentrano sulle stablecoin, i capitali dovrebbero convergere lì; quando i team d'avanguardia investono costantemente in Crypto × AI o DePIN, spesso si formano nuove aree di valore. Non si parte da grandi teorie per poi cercare progetti che le confermino; si calibra invece la propria visione e allocazione del capitale seguendo la direzione dei builder in prima linea.

Per i fondatori Web3 e gli investitori ad alto patrimonio in Cina, questa metodologia è più operativa rispetto alla "previsione dei cicli". Per i fondatori, il periodo di raffreddamento non è una scusa, ma una selezione: solo chi riesce a far progredire prodotto e stack negli anni senza applausi dimostra che la direzione e le persone sono giuste; per chi alloca capitale, ciò che conta non è la popolarità di un tema, ma se il team riesce a mantenere velocità, disciplina e densità di missione negli anni difficili. Questo ordine "riconoscere le persone—valutare l'esecuzione a lungo termine—poi discutere la valutazione" supera qualsiasi narrativa di breve termine.

Stablecoin

Restringendo il focus sulle stablecoin. Il giudizio di Arianna è semplice: sono diventate centrali non per una nuova storia speculativa, ma perché sono realmente utilizzate su entrambi i fronti—i consumatori le usano per trasferimenti transfrontalieri e copertura dalla volatilità della valuta locale; le aziende per regolamenti, allocazioni, e come ponte per crediti e debiti. Ancora più importante, nell'ultimo anno e mezzo, le due "valvole" infrastrutturali di velocità e costo sono finalmente state aperte, permettendo alle stablecoin di passare da una rete di pagamento immaginaria a uno strato di regolamento reale.

Questo punto colpisce direttamente i fondatori Web3 e gli investitori ad alto patrimonio in Cina. Per i team che puntano all'estero, il vero collo di bottiglia spesso non è il prodotto, ma il flusso di capitale: come inviare denaro in modo stabile, economico e tracciabile a team di labeling nel Sud-Est asiatico, manutentori di nodi in Africa, partner di canale in America Latina; come permettere ai clienti esteri di pagare senza processi aziendali complessi; come gestire crediti periodici in dollari e controllare il rischio di cambio in valuta locale. Il valore delle stablecoin non è nella "moneta", ma nella "traccia". Quando standardizzi flussi di capitale, verifica dell'identità, riconciliazione e tracce fiscali su una traccia auditabile, la complessità del business transfrontaliero si riduce notevolmente.

Certo, gli emittenti aumenteranno, ma gli utenti non pagheranno per ogni nuovo simbolo. L'intuizione di Arianna è: nel breve termine ci sarà varietà, ma nel lungo termine si convergerà su poche stablecoin "con scala, reputazione ed ecosistema"; in seguito, l'esperienza utente sarà astratta, gli utenti quasi non percepiranno la moneta specifica, e il back-end completerà automaticamente la compensazione tramite "interoperabilità delle tracce".

Questo significa che, per la costruzione futura delle stablecoin, i team non dovrebbero sprecare energie nell'impulso di "emetterne una anche io", ma concentrarsi su design più pragmatici, come integrare completamente i propri processi aziendali, risk management e sistemi finanziari in modo nativo con le stablecoin. Quando il tuo prodotto funziona nativamente su prezzi in dollari, regolamento in stablecoin e riconciliazione on-chain, la tua efficienza e credibilità transfrontaliera si distingueranno immediatamente.

Per gli high net worth, le stablecoin sono un nuovo strumento di gestione della liquidità e un "canale a bassa frizione" per la liquidità globale. Ma ciò non significa assenza di rischio: a livello di portafoglio, riservare una traccia on-chain per "rotazione della liquidità" e "copertura dalla volatilità della valuta locale" è una scelta più lungimirante. In breve, due principi: scegliere attentamente la controparte, diversificare custodia e wallet; considerare "compliance e spiegabilità" come primo vincolo, non come compito finale.

Crypto × AI × DePIN

Arianna sottolinea che i super-cicli non sono mai guidati da una sola tecnologia, ma dalla sovrapposizione di più curve nello stesso intervallo temporale. Oggi la combinazione più chiara è l'incentivo decentralizzato della crypto, la potenza di calcolo e la fame di dati centralizzate dell'AI, e un ulteriore livello di orchestrazione delle risorse del mondo reale tramite DePIN.

Tradotto nel linguaggio "attuabile" dei fondatori cinesi: abbiamo un accumulo raro nella catena di fornitura hardware, produzione e distribuzione, organizzazione ingegneristica dei nodi edge. Se riesci a collegare "contributo—misurazione—pagamento" tramite stablecoin, incentivare la messa on-chain di dati e risorse reali, e impacchettare queste risorse in prodotti standardizzati consumabili da AI (dataset, labeling, banda, storage, slot di inferenza), hai la possibilità di creare una "piattaforma dal lato dell'offerta". Non è tokenomics da slide, ma vera operatività: definizione degli indicatori, anti-cheating, frequenza di regolamento, gestione delle controversie, sistema di reputazione—tutto deve essere ingegnerizzato.

Un altro filone importante è "l'autenticità". La presenza di contenuti deepfake non è spaventosa, lo è un ambiente non verificabile. Timestamp verificabili, tracciabilità del percorso di generazione, firma del dispositivo, tracciabilità dell'operatore: tutto ciò sarà la "nuova acqua, elettricità e gas" di Internet per contenuti e beni. Per i team cinesi che fanno branding internazionale, commercio di seconda mano, circolazione di beni di lusso, questa è una crescita immediata. Fare ciò che è difficile ma giusto: rendere la "verificabilità dell'autenticità" lo standard, non un'opzione a pagamento.

Guardiamo anche agli AI Agents. Dare la carta di credito a un agente semi-maturo per "shopping online autonomo" è irresponsabile; ma dargli un wallet con limite, revocabile e auditabile, per completare un set di transazioni (abbonamenti, acquisto API, pagamento commissioni) secondo strategie definite, è realistico. In altre parole, "il wallet è il sistema di permessi". Le vere applicazioni non sono "agenti universali" gonfiati, ma "agenti a razionalità limitata" verticali—legano permessi, budget, log e controparti tramite wallet on-chain in un dominio di business fortemente vincolato.

Finanziamento e governance

L'ambiente di finanziamento del 2020–2021 potrebbe aver lasciato a molti nel Web3 l'illusione che non servano deck, modelli, e che gli investitori offrano condizioni assurde via DM su Twitter.

Arianna è diretta: quello era un "miraggio al tramonto", non la norma, e oggi dobbiamo tornare alle basi. Preparare materiali solidi, presentare onestamente gli indicatori, fissare obiettivi di finanziamento conservativi ma superabili; meglio chiudere prima un round ragionevole e poi crescere, piuttosto che chiedere subito 50 milioni e restare a mani vuote.

Per i fondatori cinesi, l'ordine più realistico è: prima far funzionare la base, poi parlare di soldi. Primo, resilienza ingegneristica di tecnologia e prodotto: performance, risk management, osservabilità, operabilità; secondo, compliance e percorso normativo: KYC/AML, gestione dei dati transfrontalieri, auditabilità di flussi finanziari e dati, chiusura fiscale e fatturazione; terzo, ciclo commerciale verificabile: pagamenti reali, unit economics positivi, ritmo stabile di incasso. Nella narrazione pubblica, parlare meno di "token", costruire più infrastruttura lato offerta: ad esempio, standardizzare potenza di calcolo/banda/dati sensoriali in API fatturabili tramite DePIN, o digitalizzare asset esistenti tramite RWA e integrarli in processi di emissione e regolamento compliant. Quando queste tre cose hanno una catena di evidenze, integrare capitale per milestone, invece di lasciar guidare il business dal fundraising.

Anche la governance deve tornare al buon senso. Il 50/50 non è equità, è inattività. Equity, board, riserve, vesting, cliff, clausole di uscita del fondatore, proprietà intellettuale: non sono sexy, ma ognuna determina se supererai la prima grande tempesta. Arianna non esclude nemmeno i vantaggi del "founder unico"—almeno non litigherai con te stesso. Portal Labs consiglia: meglio che fissarsi sul "numero di soci", scrivere bene "lista di ruoli e responsabilità" e "meccanismi di risoluzione dei conflitti"; solo prevedendo gli scenari peggiori puoi correre più veloce nei momenti migliori.

Competizione ed espansione

Essere copiati non è una notizia, ossessionarsi nel rispondere sì. Il metodo di Arianna è riprendersi la narrativa: definire i temi con ritmo di prodotto, indicatori chiave, storie dei clienti, invece di indirizzare il traffico ai concorrenti. Per i team Web3 cinesi, è fondamentale rafforzare l'"infrastruttura" di PR e comunicazione: team di brand professionali, whitelist media, KOL advocate, educazione di prodotto nelle community utenti, trasparenza della documentazione tecnica. La narrativa non è PR, ma prova della tua delivery continua.

Allo stesso tempo, una crescita fuori controllo è sia un'opportunità che una crisi. Quando il livello di servizio viene superato, bisogna agire come i pompieri: prima proteggere la sicurezza dei fondi e degli asset degli utenti, poi la disponibilità, infine ottimizzare l'esperienza. Se necessario, limitare il traffico, aprire whitelist temporanee, esternalizzare customer service e risk management, persino aumentare rapidamente la potenza di calcolo sono compromessi accettabili. Scrivere il "piano di disaster recovery" quando tutto è calmo, non imparare durante una crisi virale.

Le acquisizioni sono un altro segnale. I giganti tradizionali iniziano a comprare nel crypto, e anche le "acquisizioni a puzzle" interne al settore stanno emergendo. L'ideale è essere acquirenti, ma anche essere acquisiti da eccellenti può essere la soluzione migliore per team, utenti e azionisti early stage. I criteri sono semplici: compatibilità strategica, valore per l'utente, continuità del team, rispetto per la roadmap tecnica. Lascia le emozioni ai social, i termini ai legali.

Perseverare nelle cose difficili ma giuste

Il mercato non darà risposte standard ai fondatori, tanto meno i cicli. Quindi, non affannarti a prevedere le onde, ma osserva chi riesce a far progredire il sistema controvento, e alloca a loro tempo e risorse. In Cina, la risposta è ancora più semplice e difficile: non solo slogan, ma rendere concreti libri contabili, sistemi e compliance; la crescita non è trending topic, ma fornitura e incasso stabili e replicabili; la competizione non è polemica, ma riprendersi la narrativa e i temi con delivery continua.

Se dovessimo lasciare una frase al Web3 cinese, Portal Labs pensa che dovrebbe essere: persevera più a lungo nelle cose difficili ma giuste, inseguire meno i temi, e guarda chi sarà ancora presente e operativo tra dieci anni. I cicli continueranno, ma ciò che determina davvero il risultato non è mai il tempo, ma le fondamenta su cui costruisci la casa.