Media britannici: emergono crepe nell’accordo commerciale USA-Giappone mentre il Giappone nega il piano statunitense di condivisione dei profitti al 90%

Secondo un rapporto di Jinse Finance che cita il Financial Times, esistono notevoli differenze di interpretazione tra Stati Uniti e Giappone riguardo ai dettagli di un accordo precedentemente raggiunto. Venerdì, Tokyo ha dichiarato che, affinché gli Stati Uniti ricevano il 90% dei profitti dell’investimento congiunto, devono assumersi una proporzione corrispondente di rischi e responsabilità di finanziamento. In precedenza, il Segretario al Commercio degli Stati Uniti Lutnick aveva affermato che, nell’ambito dell’ultimo quadro di accordo sui dazi, il Giappone avrebbe fornito finanziamenti a sostegno di 550 miliardi di dollari di investimenti nelle industrie strategiche statunitensi, con gli Stati Uniti che avrebbero ricevuto il 90% dei profitti. Tuttavia, una slide pubblicata venerdì dall’Ufficio di Gabinetto giapponese ha chiaramente indicato che la distribuzione dei profitti “sarà determinata in base al livello di contributo e di assunzione del rischio di ciascuna parte.” Funzionari giapponesi hanno sottolineato che tra le due parti non è stato raggiunto alcun accordo scritto né un contratto legalmente vincolante riguardo a questo investimento. Secondo fonti a conoscenza della questione, l’accordo sarebbe stato raggiunto frettolosamente durante un incontro durato solo 70 minuti martedì tra il capo negoziatore giapponese Ryo Masa Akazawa e la controparte statunitense. Si riporta che il team di Trump sia ansioso di finalizzare l’intesa per timore che, se il Primo Ministro giapponese Shigeru Ishiba dovesse dimettersi a causa dell’instabilità politica, sarebbe necessario rinegoziare.