Partner di CastleIsland Ventures: Il crollo di Silvergate è dovuto principalmente alla pressione normativa, non a una crisi finanziaria

Nic Carter, un partner di CastleIsland Ventures, ha dichiarato che l'intervento dei regolatori statunitensi ha costretto Silvergate Bank a liquidare volontariamente, anche se avrebbe potuto sopravvivere altrimenti. Carter ha sottolineato che l'amministrazione Biden aveva richiesto a Silvergate di limitare i suoi depositi in criptovalute al 15%, o affrontare gravi conseguenze. Questa mossa è vista come "Operazione Choke Point 2.0", che mira a minare le banche che supportano le criptovalute attraverso regole segrete e indebolire lo sviluppo del settore.

Carter ha anche osservato che la decisione di Silvergate di liquidare volontariamente piuttosto che entrare in un programma di acquisizione FDIC era "sospetta", una situazione che si è verificata solo poche volte negli ultimi 30 anni. Carter crede che il crollo di Silvergate sia stato più dovuto alla pressione normativa che a una crisi finanziaria.