Il CEO di JPMorgan Chase avverte su recessione economica negli Stati Uniti, inflazione in aumento e rischi di stagflazione

Il CEO di JPMorgan Chase, Jamie Dimon, ha recentemente dichiarato di non escludere la possibilità di stagflazione, nonostante la crescente fiducia che l'inflazione stia iniziando a diminuire. Alla riunione autunnale del Comitato degli Investitori Istituzionali a Brooklyn, New York, Dimon ha avvertito che esistono ancora seri rischi, anche se ci sono segnali di raffreddamento economico. Ha detto: "Penso che il peggior risultato sarebbe la stagflazione - una recessione economica con un'inflazione più alta... Non lo escluderei." Dimon ha espresso preoccupazione per le potenziali pressioni inflazionistiche persistenti e ha menzionato fattori come l'aumento della spesa pubblica e il crescente deficit. Ha sottolineato che, sebbene i dati sull'inflazione stiano migliorando, indicatori come l'occupazione e la produzione mostrano che l'economia è sotto pressione. Ha avvertito: "Queste sono tutte inflazioni che sostanzialmente persisteranno nel breve termine per alcuni anni." Nonostante alcuni segnali economici positivi, ha sottolineato che rimane una significativa incertezza e le pressioni inflazionistiche potrebbero pesare sull'economia statunitense. Dimon ha avvertito di un rallentamento economico; ad agosto ha notato solo una probabilità del 35% al 40% di un "atterraggio morbido", suggerendo che una recessione potrebbe essere un risultato più probabile. Ha evidenziato varie incertezze, tra cui la geopolitica, l'edilizia abitativa e la spesa. Nel frattempo, JPMorgan Chase ha aumentato le sue previsioni per una possibile recessione negli Stati Uniti quest'anno.