Due membri dell'organizzazione ransomware Lockbit si sono dichiarati colpevoli e potrebbero affrontare rispettivamente fino a 25 e 45 anni di prigione

Il 21 luglio, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) ha rivelato che due cittadini stranieri hanno ammesso di essere coinvolti nell'organizzazione ransomware Lockbit presso il Tribunale Federale di Newark. Il cittadino russo Ruslan Magomedovich Astamirov e Mikhail Vasiliev, che possiede la doppia cittadinanza canadese e russa, sono stati identificati come membri dell'organizzazione Lockbit. L'organizzazione è attiva dal gennaio 2020 e ha lanciato attacchi contro oltre 2.500 vittime provenienti da 120 paesi, estorcendo circa 500 milioni di dollari in riscatto. Le loro vittime includono ospedali, istituzioni educative e aziende. Astamirov e Vasiliev hanno utilizzato il ransomware Lockbit per criptare e rubare dati, chiedendo un riscatto e minacciando di divulgare le informazioni se le loro richieste non fossero state soddisfatte. Sono stati arrestati rispettivamente nel 2023 e nel 2022, e rischiano una pena massima fino a 25 anni e 45 anni di carcere.